2015.10.19 - Migranti 02

©2015 ANSA Migranti: attraccata a Cagliari nave con 662 profughi

Il Comitato Provinciale CRI di Cagliari ha assistito i 664 migranti sbarcati il 19 ottobre 2015 presso il Porto di Cagliari, trasportati dalla nave norvegese Siem Pilot. Nelle 664 persone c’erano anche 30 minori e 104 donne, di cui cinque incinte.

Le operazioni sono state coordinate dalla Prefettura di Cagliari, con la partecipazione della CRI, della Protezione Civile, delle associazioni di assistenza e della ASL di Cagliari.

Le visite mediche hanno confermato quindici casi di scabbia, facendo rientrare l’allarme su un numero di casi sospetti molto più alto: si pensava, infatti, a ben centocinquanta casi!

Al termine delle operazioni di identificazione, i migrantisono stati trasferiti nelle varie strutture: 317 in provincia di Cagliari, 61 in quella di Oristano, 86 a Nuoro e 200 a Sassari.

Il Prefetto di Cagliari, dott.ssa Giuliana Perrotta, ha dichiarato in un’intervista all’agenzia ANSA: “La macchina ormai è ben oliata, speriamo che i continui arrivi non creino una situazione d’emergenza che non ci consenta la pianificazione. Stiamo cercando alternative per l’accoglienza – ha aggiunto – ci preoccupano le condizioni meteo, ci stiamo confrontando con Capitaneria di porto, Regione e Comuni per trovare soluzioni logistiche alternative, considerando anche il fatto che è entrata in vigore la legge 142 che trasforma i sistema d’accoglienza. Con questo sbarco i posti disponibili sono completi – ha spiegato il Prefetto di Cagliari – abbiamo riaperto le manifestazioni di interesse, siamo in fase di riorganizzazione del sistema”.

La Presidente del Comitato Provinciale CRI di Cagliari: “Un particolare ringraziamento va al Delegato Area 3 Cap. Ennio Ciuffi e a tutti i volontari che si sono impegnati per le operazioni di sbarco migranti. Siete stati come sempre pieni di Umanità e Amore, nel portare sollievo a questi poveri esseri umani che rischiano la morte durante questi viaggi. Arrivano con la speranza di un futuro migliore. Sono tanti, ognuno ha una storia di dolore da dimenticare. Grazie veramente di cuore a tutti i volontari che si sono adoperati per ridare un piccolo inizio di speranza a tutti i migranti assistiti.”


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